Per descrivere la Galizia ci vorrebbero non una, ma cento pagine e tutte sarebbero nuove e diverse. Quando si arriva alla Galizia da Robecchetto con Induno, dal terrapieno che la sovrasta, lo spettacolo che si apre davanti agli occhi non può che sorprendere per bellezza e inusualità. Dall’alto si gode la vista di un’oasi verde su cui sono appoggiate alcune costruzioni recuperate dall’abbandono. L’estesa radura è punteggiata da limpide risorgive, fontanili solcati da famigliole di anatre che scivolano silenziose sull’acqua, cinta da una corona boscosa e affacciata ad ovest sul Naviglio Grande. In un angolo sono allineati i filari di diverse specie di piccoli frutti: mirtilli, ribes, more.. trasformati , nei laboratori accanto, in golose confetture, gelati e succhi di frutta. Una strada segna i confini di tutta la proprietà e percorrerla può rappresentare una visita nella visita, per gli spunti naturalistici e storici che può dare; nel bosco, lungo gli argini delle risorgive, un ampio sentiero, per godere, a piedi, ancora del luogo. Dal Naviglio Grande, e dalla darsena interna alla proprietà, lenti barconi e canoe hanno accesso a questa oasi di pace i cui edifici, caratterizzati da elementi tipologici tipici dell’architettura rurale, religiosa e signorile, si specchiano nell’acqua.